Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36399 del 29 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36399PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare il vizio di motivazione di una sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dai giudici di merito, ma deve verificare se questi ultimi abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una esaustiva e convincente risposta alle deduzioni delle parti, attraverso un itinerario logico-giuridico immune da vizi di razionalità. In particolare, quando il giudice di merito fonda le proprie conclusioni su dati fattuali incompleti o contraddittori, la motivazione risulta carente e la decisione è censurabile in sede di legittimità. Pertanto, il giudice di legittimità deve verificare la razionalità degli asserti giustificativi inerenti ai dati probatori assunti dal giudice di merito come base del ragionamento, alle inferenze formulate e ai criteri che supportano il risultato conclusivo, al fine di controllare la validità delle inferenze che compongono la motivazione e di giustificare in termini di coerenza logica la statuizione conclusiva. Ove la motivazione risulti carente o contraddittoria sotto il profilo logico-giuridico, la sentenza deve essere annullata e rinviata ad altro giudice di merito per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1504/2012 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 12/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI SALVO EMANUELE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per annullamento con rinvio sulla pena. Rigetto nel resto.

RITENUTO IN FATTO

1…

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