Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49527 del 23 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49527PEN

Massima

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Il giudice può disporre l'archiviazione di un procedimento penale quando, sulla base degli atti di indagine, non risulta configurabile l'ipotesi delittuosa denunciata, anche in presenza di una rituale opposizione delle persone offese, qualora il supplemento di indagine sollecitato verta su aspetti di fatto non in contestazione e risulti pertanto inidoneo a condurre a una valutazione di fondatezza della denuncia relativamente al reato per cui si procede. In tali casi, l'opposizione delle persone offese deve essere dichiarata inammissibile, in quanto sfornita di indicazione circa l'oggetto della investigazione suppletiva e dei fatti oggetto di prova. Il giudice, inoltre, può disporre la separazione degli atti relativi a reati di competenza del giudice di pace, procedendo all'archiviazione solo per il reato di sua competenza. Il rigetto del ricorso avverso il decreto di archiviazione comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' ((omissis)) - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. Gi. , n. a (OMESSO) e da BA. To. , n. a (OMESSO), quali persone offese nel procedimento a carico di:

PE. En. , n. a (OMESSO);

avverso il decreto in data 10 novembre 2008 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lucca;

Visti gli atti;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Lette le conclusioni del Pubblico ministero, con le quali si chiede i…

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