Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7170 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:7170SENT

Massima

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La revoca dell'autorizzazione all'esercizio delle prestazioni sanitarie da parte della struttura ricorrente priva la stessa della legittimazione ad agire, rendendo il ricorso inammissibile, anche qualora sussista un interesse ai fini risarcitori, in quanto l'accertamento dell'illegittimità dell'atto impugnato ai soli fini risarcitori non è possibile in assenza delle condizioni per l'esame nel merito della domanda. Pertanto, il giudice amministrativo, in presenza di una pronuncia di inammissibilità del ricorso, non può procedere all'accertamento dell'illegittimità dell'atto impugnato ai soli fini risarcitori, essendo tale facoltà prevista dall'art. 34, comma 3, c.p.a. subordinata alla possibilità di esaminare nel merito la domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2020

N. 07170/2020 REG.PROV.COLL.

N. 09764/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9764 del 2011, proposto da:
Casa di ((omissis)) s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Orazio, 3;

contro

((omissis)) di Roma, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli Avv.ti ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale Città d’Europa, 10;
Regione Lazio, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avv. (…

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