Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'apertura delle buste contenenti le offerte tecniche in seduta riservata, anziché in seduta pubblica, viola il principio di pubblicità e trasparenza che deve caratterizzare lo svolgimento delle procedure di gara pubbliche. Tale violazione comporta l'annullamento di tutti gli atti della procedura di gara, in quanto il principio di pubblicità delle sedute di gara, pur non espressamente previsto dalla normativa di settore, costituisce un passaggio essenziale e determinante per l'esito della procedura concorsuale, in quanto diretta derivazione del principio di trasparenza radicato nel diritto comunitario e interno. L'apertura delle buste tecniche in seduta riservata, pertanto, compromette la trasparenza della gara, a prescindere dalla verificabilità in concreto delle conseguenze prodotte da tale violazione. Inoltre, la mancata contestazione immediata di tale illegittimità da parte del concorrente non determina la tardività dell'impugnazione, in quanto il momento rilevante ai fini della decorrenza del termine per l'impugnazione è quello in cui si determina la lesione diretta ed attuale dell'interesse del ricorrente, ovvero l'adozione dell'atto finale di aggiudicazione.