Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18297 del 10 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18297PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la compatibilità dello stato di detenzione con le condizioni di salute dell'imputato, deve accertare concretamente la possibilità di garantire nel luogo di detenzione le cure necessarie, senza rimettere tale valutazione all'amministrazione penitenziaria. Tuttavia, il giudice può sollecitare l'amministrazione penitenziaria a valutare l'eventualità di un trasferimento in caso di insorgenza di emergenze impreviste, in quanto tale aspetto attiene alla competenza e responsabilità dell'amministrazione stessa in merito alle modalità esecutive della detenzione. Il giudice, pertanto, deve effettuare un accertamento concreto sulla effettiva possibilità di assicurare all'imputato le cure necessarie nel luogo di detenzione, senza delegare tale valutazione all'amministrazione penitenziaria, pur potendo sollecitare quest'ultima a valutare eventuali trasferimenti in caso di emergenze impreviste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1860/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 26/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAURENZA NUZZO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

OSSERVA

(OMESSO), tramite difensore di fiducia, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza, in da…

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