Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4555 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:4555SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità da esso presenta carattere rigidamente vincolato e non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile, in quanto non può ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può in alcun modo legittimare. L'esercizio dei poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi rappresenta una delle imprescindibili modalità di cura dell'interesse pubblico affidato all'Amministrazione ed è espressione del principio di buon andamento di cui all'art. 97 Cost., non sussistendo l'obbligo di comparazione degli interessi e non essendo rinvenibile un affidamento tutelabile del privato. I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi sono tipizzati e vincolati nella misura in cui presuppongono un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul carattere abusivo delle medesime. L'istituto dell'accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 consente la sanatoria dei soli abusi formali, cioè di quelle opere che, pur difformi dal titolo (od eseguite senza alcun titolo), risultino rispettose della disciplina sostanziale sull'utilizzo del territorio, non potendosi ammettere la sanatoria di violazioni sostanziali della normativa urbanistico-edilizia, quali rimangono quelle conseguenti ad opere per cui non esista la cd. doppia conformità, dovendosi aver riguardo al momento della realizzazione dell'opera per valutare la sussistenza dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2018

N. 04555/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00491/2010 REG.RIC.

N. 03582/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sui ricorsi riuniti numero di registro generale 491 del 2010 proposto dal sig. ((omissis)) e 3582 del 2010 proposto dai sigg. ((omissis)) e Paolo, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso lo studio Brosca in Napoli, Via Diocleziano n.92;

contro

Comune di Giugliano in Campania in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, ((omissis)) n.3;

per l'annullamento

quanto al ricorso Rg. n.491 del 2010:

della Disposizione dirigenziale n.235/2009 di ordine di ripristino dei luoghi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.