Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31461 del 10 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31461PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento del giudice di merito rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi di fatto. In particolare, le dichiarazioni accusatorie rese dal coimputato o da persona indagata in un procedimento connesso integrano i gravi indizi di colpevolezza solo se, oltre ad essere intrinsecamente attendibili, risultano corroborate da riscontri estrinseci anche solo parzialmente o tendenzialmente individualizzanti, essendo sufficiente, in questa fase cautelare, un consistente grado di probabilità e non la certezza della colpevolezza. Inoltre, l'inutilizzabilità degli esiti delle operazioni di intercettazione derivante dalla mancanza di motivazione dei decreti di autorizzazione e di proroga, non eccepita dinanzi al tribunale del riesame, può essere dedotta per la prima volta nel giudizio di cassazione e rilevata d'ufficio dal giudice di legittimità, senza che ciò incida in maniera sostanziale sulla tenuta del provvedimento cautelare qualora vi siano altri elementi probatori a sostegno della gravità indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluig - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la ordinanza del Tribunale di Catania del 6.7.2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Catania ha respinto il ricorso per riesame proposto nell'interesse di (OMISSIS) contro la ordi…

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