Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13085 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:13085SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo e deve essere eseguito, a prescindere dalla titolarità del diritto di proprietà sull'area interessata e dall'accertamento della responsabilità personale del destinatario dell'ordine, in quanto l'azione demolitoria ha carattere reale e mira al ripristino della legalità urbanistica violata. L'amministrazione comunale, una volta riscontrata la realizzazione di interventi edilizi privi del prescritto titolo abilitativo su un'area di proprietà pubblica e sottoposta a vincoli di tutela paesaggistica, è tenuta ad esercitare il proprio potere-dovere di intervento, nel rispetto delle garanzie procedimentali previste dalla legge, per ordinare la demolizione delle opere abusive, senza che possano essere opposte eccezioni relative alla titolarità del diritto dominicale o all'estraneità del destinatario dell'ordine alla realizzazione degli abusi, atteso che l'azione demolitoria mira al ripristino della conformità urbanistica ed edilizia, indipendentemente dalla posizione soggettiva di chi si trova attualmente nella disponibilità del bene. Il provvedimento di demolizione, pertanto, è legittimo e deve essere eseguito, in quanto l'amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi, ha correttamente accertato la realizzazione di opere prive di titolo abilitativo su un'area di proprietà pubblica e sottoposta a vincoli di tutela, adottando le conseguenti misure ripristinatorie, nel rispetto delle garanzie procedimentali previste dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/08/2023

N. 13085/2023 REG.PROV.COLL.

N. 09864/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9864 del 2023, proposto da
Massimo De Sibi, rappresentato e difeso dall'avvocato Gian Paolo Guglielmo, con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Latina, via dei Cappuccini n.40;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Laura Carbone, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale di ingiunzione a rimuovere e demolire gli interventi di ristrutturazione edilizia abusivamente realizzati in via del Tintoretto 97 avente protocollo CM/34754 …

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