Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33653 del 2 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:33653PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione aggravata e continuata sussiste anche quando il contributo dei concorrenti non sia di pari gravità, purché risulti provata la consapevolezza di agire in concorso per il raggiungimento del medesimo fine delittuoso. La responsabilità penale può essere affermata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di prova, senza che sia necessario individuare condotte specifiche di ciascun concorrente, essendo sufficiente che emerga la loro partecipazione consapevole all'attività criminosa. La motivazione della sentenza di condanna è immune da vizi logici e sufficientemente giustifica la decisione, anche in relazione alla determinazione della pena, quando risulti adeguatamente illustrata la gravità e complessità della condotta delittuosa, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LI. Gi. e AR. Sa. ;

avverso la sentenza della Corte di appello di Firenze, in data 02.12.2008.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 13.12.2007, il GUP del Tribunale di Firenze, dichia…

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