Il Ministro per i beni culturali e ambientali può annullare, con provvedimento motivato, l'autorizzazione paesaggistica regionale entro il termine perentorio di 60 giorni dalla ricezione degli atti, senza che sia necessaria la notifica del provvedimento di annullamento al destinatario entro il medesimo termine, in quanto tale notifica integra un'attività esterna rispetto all'adozione del provvedimento. L'interesse pubblico attuale al disposto annullamento, quando lo stesso è preordinato a salvaguardare beni giuridici di rango superiore e di rilevanza costituzionale come l'ambiente e il paesaggio, è da ravvisare in re ipsa e si atteggia sempre con caratteri di attualità, senza richiedere alcuna specifica illustrazione. Lo spirare del termine del 31.12.1986 senza l'intervenuta adozione da parte della Regione del piano territoriale paesistico non comporta la perdita di efficacia della legge n. 431/1985, ma legittima l'esercizio del potere ministeriale sostitutivo di adozione dei piani paesistici. L'annullamento della concessione edilizia da parte del Sindaco, in conseguenza dell'intervenuto annullamento ministeriale del nulla osta paesaggistico che ne costituiva presupposto, non richiede l'acquisizione del parere della Commissione Edilizia Comunale, in quanto trattasi di atto dovuto e non discrezionale.