Cassazione penale Sez. III sentenza n. 33418 del 9 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33418PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di reati in materia di stupefacenti, la valutazione della fattispecie di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990 non può essere effettuata in modo atomistico, limitandosi al singolo episodio di cessione, ma deve scaturire da un giudizio complessivo che tenga conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi della condotta, quali le modalità di esercizio dell'attività illecita, la disponibilità pressochè quotidiana di sostanza stupefacente, il numero e la ravvicinata frequenza delle cessioni, la capacità di approvvigionamento, la rete organizzativa e le peculiari modalità adottate per porre in essere le condotte al riparo da controlli e azioni repressive. Pertanto, il riconoscimento della fattispecie di lieve entità è escluso quando l'attività di spaccio risulta connotata da serialità, quotidianità e capacità di rifornimento di un numero indeterminato di assuntori, tali da denotare un'organizzazione criminale di una certa consistenza, anche se riferibile ad un soggetto diverso dall'imputato, che ha comunque svolto un ruolo attivo e continuativo nell'ambito di tale struttura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2020 della Corte d'appello di Roma;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7 luglio 2020…

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