Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28777 del 11 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28777PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere è configurabile anche quando il vincolo associativo non abbia carattere di assoluta stabilità, essendo sufficiente che esso non sia a priori e programmaticamente circoscritto alla commissione di uno o più delitti predeterminati, in quanto l'elemento temporale insito nella nozione di stabilità del vincolo associativo non va inteso come necessario protrarsi del legame criminale, ma è sufficiente una partecipazione all'associazione, pur se limitata ad un breve periodo. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere non è necessaria la creazione di una struttura complessa di mezzi per la realizzazione dei reati-fine, essendo sufficiente la predisposizione, sia pure rudimentale, dei mezzi in concreto idonei alla realizzazione del programma criminoso per il quale il vincolo associativo si è instaurato. Il dolo del delitto di associazione a delinquere è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione del programma delinquenziale in modo stabile e permanente e può desumersi in modo fortemente indiziante dalla stessa realizzazione dell'attività delittuosa in termini conformi al piano associativo. Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere è sufficiente la partecipazione anche per una fase temporalmente limitata, essendo punibile a titolo di partecipazione colui che presta la sua adesione e il suo contributo all'attività associativa. La determinazione della pena tra il minimo e il massimo edittale rientra tra i poteri discrezionali del giudice di merito ed è insindacabile nei casi in cui la pena sia applicata in misura media e, ancor più, se prossima al minimo, anche nel caso in cui il giudicante si sia limitato a richiamare criteri di adeguatezza, di equità e simili, nei quali sono impliciti gli elementi di cui all'articolo 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. ALMA Marco - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2593/15 in data 25/6/2015 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA Marco Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
udito il difensore degli imputati, A…

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