Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22121 del 7 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22121PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libera manifestazione del pensiero garantita dall'art. 21 Cost. e dall'art. 10 CEDU, può essere evocato quale scriminante rispetto al reato di diffamazione, purché esercitato nel rispetto dei limiti della veridicità dei fatti, della pertinenza degli argomenti e della continenza espressiva. La critica, a differenza della cronaca o della mera denuncia, si concretizza nella manifestazione di un'opinione (di un giudizio valutativo) che, pur presupponendo un fatto assunto come oggetto o spunto del discorso critico, non può pretendersi rigorosamente obiettiva e asettica, essendo inevitabilmente influenzata dal filtro personale con cui viene percepito il fatto stesso. Ai fini della valutazione della continenza, occorre contestualizzare le espressioni intrinsecamente ingiuriose, verificando se i toni utilizzati, pur forti e sferzanti, non risultino meramente gratuiti, ma siano invece pertinenti al tema in discussione e proporzionati al fatto narrato e al concetto da esprimere, tenendo conto della diversità dei contesti in cui si svolge la critica e della differente responsabilità e natura della funzione dei soggetti ai quali essa è rivolta. Il giudice è pertanto chiamato a verificare se il negativo giudizio di valore espresso possa essere, in qualche modo, giustificabile nell'ambito di un contesto critico e funzionale all'argomentazione, così da escludere la mera invettiva personale volta ad aggredire il destinatario con espressioni inutilmente umilianti e gravemente infamanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/06/2020 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Maria Teresa BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. LORI Perla, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS) deposita nota spese e conclusioni scritte alle quali si riporta.
L'avvocato (O…

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