Il Pubblico Ministero che ha richiesto un provvedimento di sequestro probatorio non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame che dispone l'annullamento di tale provvedimento, in quanto la legittimazione a impugnare spetta esclusivamente al Pubblico Ministero presso l'organo decidente, ossia il Tribunale del riesame, e non anche al Pubblico Ministero presso il diverso Tribunale che ha emesso il provvedimento di sequestro. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza di legittimità, trova applicazione in relazione alle misure cautelari reali, in quanto la possibilità di partecipazione del Pubblico Ministero richiedente all'udienza del Tribunale del riesame e la conseguente legittimazione a impugnare la relativa decisione è prevista soltanto per le misure cautelari personali, a seguito delle modifiche apportate agli articoli 309 e 311 c.p.p. dal Decreto Legge n. 553 del 1996, convertito nella Legge n. 652 del 2006, e non anche per le misure cautelari reali.