Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32430 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32430PEN

Massima

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La partecipazione consapevole e volontaria ad una rissa, anche senza un intento offensivo diretto, comporta la responsabilità penale di tutti i partecipanti per le lesioni personali subite dai corrissanti, in quanto la rissa rappresenta un'azione criminosa realizzata con modalità tali da determinare in concreto conseguenze per l'incolumità personale, configurando una responsabilità a titolo di concorso anomalo. L'elemento soggettivo della rissa è integrato dalla coscienza e volontà di prendere parte, con intento offensivo, ad una contesa violenta che mette in pericolo l'incolumità delle persone e la tranquillità pubblica, a prescindere dalla qualificazione data dai testimoni ai fatti. L'uso, anche momentaneo e occasionale, di strumenti atti ad offendere, come una mazza di scopa o un cacciavite, integra l'aggravante prevista dall'art. 585 c.p. per le lesioni personali, in quanto tali oggetti, in base alle circostanze di tempo e luogo, possono essere considerati armi improprie. La responsabilità penale per la rissa e le lesioni conseguenti permane anche quando le lesioni siano state riportate dai partecipanti in seguito allo stato di concitazione e non per un'azione diretta dell'imputato, in quanto la consapevole partecipazione all'azione criminosa realizzata con modalità violente determina una responsabilità a titolo di concorso anomalo per gli eventi lesivi verificatisi. La recidiva reiterata dell'imputato comporta l'aumento della metà del tempo necessario per la prescrizione dei reati, senza che questi siano ancora prescritti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 808/2011 CORTE APPELLO di BARI, del 23/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. Aurelio Galasso, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha…

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