Consiglio di Stato sentenza n. 3724 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:3724SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un manufatto abusivo, adottato ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. n. 380 del 2001 a seguito dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, determina la perdita della titolarità del bene in capo al soggetto privato, precludendogli la possibilità di presentare successivamente un'istanza di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 dello stesso d.P.R. n. 380/2001. Infatti, tale istanza può essere proposta solo dal titolare del bene e fino all'irrogazione delle sanzioni amministrative, mentre l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale costituisce una sanzione di carattere reale che comporta il trasferimento della proprietà dell'immobile abusivo all'ente locale. Pertanto, una volta intervenuta l'acquisizione gratuita, il soggetto privato non è più legittimato a richiedere l'accertamento di conformità, né l'amministrazione ha l'obbligo di pronunciarsi nuovamente sulla vicenda, essendo ormai esaurita la relativa fattispecie amministrativa. Ciò vale anche nel caso in cui l'istanza di accertamento di conformità sia stata presentata prima dell'effettiva esecuzione dell'ordine di demolizione e dell'acquisizione del bene, in quanto il termine per la presentazione di tale istanza è da intendersi come ordinatorio e non perentorio. Inoltre, anche a voler ritenere che il privato avesse ancora la facoltà di presentare l'istanza di accertamento di conformità, essa sarebbe comunque destinata al rigetto, in quanto il manufatto abusivo risulta realizzato in area soggetta a vincoli paesaggistici e sismici, rendendo l'intervento insanabile. In conclusione, l'intervenuta acquisizione gratuita al patrimonio comunale del manufatto abusivo, a seguito dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, determina la perdita della legittimazione del privato a richiedere l'accertamento di conformità, precludendo altresì all'amministrazione l'obbligo di pronunciarsi nuovamente sulla vicenda.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/04/2023

N. 03724/2023REG.PROV.COLL.

N. 09918/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9918 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza Martiri di Belfiore, n. 2

contro

Comune di Castellammare di Stabia, non costituito in giudizio

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Sesta) n. 2693/2018.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza smaltimento del giorno 22 marzo 2023 il Pres. (…

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