Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12352 del 16 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12352PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di critica, pur in materia caratterizzata da rilevante interesse pubblico, trova i suoi limiti nella veridicità delle affermazioni, nella continenza espressiva e nell'assenza di intenti diffamatori. Pertanto, l'utilizzo di espressioni fortemente critiche e suggestive nei confronti di un professionista, come l'accusa di manipolare la realtà, strumentalizzare gli eventi e agire come "regista occulto" di una vicenda, può integrare il reato di diffamazione aggravata qualora tali affermazioni esulino dai presupposti del legittimo esercizio del diritto di critica, risultando offensive della reputazione altrui. Tuttavia, il giudice è tenuto a valutare con rigore il contenuto effettivo delle dichiarazioni contestate, senza confondere le stesse con le successive argomentazioni difensive, e a verificare se le espressioni utilizzate, pur aspre, rientrino nell'ambito del diritto di critica o se, al contrario, travalicando i limiti della continenza, integrino gli estremi del reato di diffamazione. La motivazione della sentenza deve rendere conto in modo chiaro e logico di tale accertamento, senza operare travisamenti o confusioni tra il contenuto del messaggio diffamatorio e le successive deduzioni processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), per la parte civile avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi prese…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.