Il provvedimento contingibile e urgente adottato dal Sindaco ai sensi dell'art. 38 della legge n. 142 del 1990 (ora art. 54 del d.lgs. n. 267 del 2000) è legittimo quando ricorrono i presupposti di necessità e urgenza, intesi come impossibilità di differire l'intervento ad altra data in relazione alla ragionevole previsione di un danno incombente e l'impossibilità di provvedere con gli ordinari mezzi offerti dalla legislazione. Tali presupposti sussistono quando il provvedimento è adottato per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini in materia di edilizia e di polizia locale, come nel caso di un manufatto fatiscente e pericolante, adibito a deposito incontrollato di rifiuti e ricovero di soggetti emarginati, la cui demolizione appare misura proporzionata e necessaria per tutelare la pubblica incolumità, anche in considerazione della natura del manufatto e della sua situazione di abbandono. Il decorso del tempo non incide sulla legittimità del provvedimento, essendo rilevante solo l'attualità del pericolo al momento dell'adozione dell'ordinanza. Inoltre, l'eventuale successiva attività amministrativa relativa all'area non incide sulla legittimità del provvedimento di demolizione, in quanto la ricostruzione di un "rudere" deve essere qualificata come nuova costruzione, non rientrando nell'ambito della ristrutturazione edilizia.