Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3001 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3001SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune, nell'esercizio delle proprie prerogative discrezionali in materia di occupazione di suolo pubblico, può adottare provvedimenti di disdetta di concessioni demaniali permanenti al fine di tutelare prevalenti interessi pubblici, quali la salvaguardia del patrimonio storico, culturale, artistico ed ambientale, il regolare assetto della circolazione stradale e la pubblica sicurezza, anche a fronte di interessi privati particolarmente rilevanti, purché l'esercizio di tale potere non risulti manifestamente illogico o viziato da travisamento dei fatti. Il Comune, pertanto, può legittimamente disporre la disdetta di concessioni di occupazione di suolo pubblico in aree di particolare pregio storico-artistico, sulla base di piani di massima occupabilità approvati dai Consigli Municipali, senza che ciò comporti violazione di norme a tutela delle attività di somministrazione di alimenti e bevande o del principio di affidamento, in quanto l'amministrazione è tenuta a operare un bilanciamento tra interessi pubblici e privati, con prevalenza dei primi. L'eventuale revoca in autotutela del provvedimento di disdetta, successiva alla sua impugnazione, non incide sulla legittimità del provvedimento stesso, in assenza di espressa dichiarazione di annullamento o sospensione della sua efficacia. Inoltre, la concessione di occupazione di suolo pubblico, essendo a termine, non può ritenersi tacitamente rinnovata oltre la sua scadenza, in difetto di espressa volontà dell'amministrazione di procedere al rinnovo.

Sentenza completa

N. 07121/2012
REG.RIC.

N. 03001/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07121/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7121 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Arp Srl e Beta Omnia Service Srl, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentate e difese dagli avvocati Corrado Morrone e Alessandra Romano, con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, viale XXI Aprile, 11 (studio legale associato Panunzio e Romano);

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

quanto all’atto introduttivo del giudizio,

del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.