Il Sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente di cui all'art. 54, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000, può legittimamente disporre la soppressione di una postazione di commercio su area pubblica qualora la sua collocazione costituisca un ostacolo al transito e all'accesso dei mezzi di soccorso, in quanto tale provvedimento è adottato per tutelare l'incolumità pubblica, interesse primario e prevalente rispetto all'interesse economico del titolare dell'autorizzazione. L'amministrazione comunale, nel procedere alla revoca della concessione per motivi di interesse pubblico, è tenuta ad assegnare al titolare un nuovo posteggio equivalente, possibilmente nella stessa zona commerciale, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 23 della deliberazione C.C. n. 35/2006, senza che ciò comporti la necessaria partecipazione del titolare al procedimento di ricollocazione, atteso che egli era già a conoscenza della possibilità di tale riassegnazione. Il verbale della conferenza di servizi che non conclude il procedimento di riassegnazione del posteggio ha mero carattere istruttorio e non è pertanto autonomamente impugnabile.