Il Comune, nell'individuare le aree idonee all'installazione di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, può procedere mediante un mero adeguamento dello strumento urbanistico generale, senza necessità di attivare una specifica procedura di variante, purché l'area prescelta non sia sottoposta a particolari vincoli paesaggistici, ambientali o monumentali e non ricada nelle zone territoriali omogenee "A". Ciò in quanto il D.Lgs. n. 32/1998, come modificato dal D.Lgs. n. 346/1999, ha demandato ai Comuni il compito di individuare i criteri per l'insediamento di tali impianti, senza imporre il ricorso allo strumento della variante urbanistica. Pertanto, la concessione edilizia in deroga rilasciata dal Comune per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburanti, in sostituzione di un altro impianto incompatibile con il territorio, è legittima, purché l'Amministrazione abbia adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza dell'interesse pubblico sotteso all'intervento, senza essere vincolata ai rigidi parametri previsti dalla normativa regionale per la conservazione degli impianti esistenti dichiarati incompatibili.