Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1368 del 14 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1368PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il furto di beni custoditi in una struttura pubblica, come un ospedale, si configura come reato consumato e non tentato quando l'agente, dopo essersi introdotto nei locali e aver sottratto la refurtiva, l'ha occultata in una borsa o in altro luogo, sottraendola così al controllo e alla vigilanza della persona offesa, anche se non si è ancora allontanato dal luogo del reato. In tali casi, infatti, l'agente ha già conseguito l'autonoma ed effettiva disponibilità della refurtiva, realizzando l'impossessamento richiesto dalla fattispecie incriminatrice, a prescindere dalla durata del possesso. Pertanto, il mero monitoraggio della condotta delittuosa da parte di addetti alla vigilanza o forze dell'ordine, che intervengano successivamente all'occultamento della refurtiva, non è sufficiente a configurare il tentativo di furto, essendo necessario che gli stessi abbiano potuto osservare l'intera condotta delittuosa e, conoscendo dove si trovano le cose sottratte, possano intervenire per impedirne il definitivo altrui impossessamento. Inoltre, l'aggravante della violenza sulle cose, prevista dall'art. 625, comma 1, n. 2, c.p., sussiste anche in assenza di segni evidenti di danneggiamento, essendo sufficiente che l'agente abbia forzato l'accesso ai locali mediante spallate o calci, in quanto tali condotte integrano comunque una forma di violenza sulle cose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/02/2021 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le richieste del difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ha conclus…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.