Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6688 del 13 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:6688PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza di merito, non può riesaminare il merito della controversia, essendo precluso il riesame degli elementi di fatto e di prova valutati dal giudice di appello, salvo che non si ravvisino vizi logici o giuridici nella ricostruzione e nella valutazione degli stessi. Il giudice di legittimità è tenuto a verificare la congruità e la ragionevolezza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, il quale gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, purché la motivazione sia logica e coerente. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile laddove il ricorrente si limiti a prospettare una diversa valutazione degli elementi di fatto e di prova, senza denunciare specifici vizi logici o giuridici della motivazione adottata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BR. DI. N. IL (OMESSO);

2) MO. GI. N. IL (OMESSO);

3) BR. WA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/11/2006 CORTE APPELLO di VENEZIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. MARTUSCIELLO Vittorio, che ha concluso chiedendo dichiararsi l&…

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