Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39387 del 21 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39387PEN

Massima

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La condotta di minaccia e intimidazione, anche se accompagnata dall'evocazione di un generico riferimento a "amici" o "organizzazione", non integra automaticamente l'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, conv. in l. n. 203 del 1991, essendo necessario valutare il contesto socio-ambientale e l'idoneità oggettiva della condotta a produrre la particolare coartazione psicologica propria dell'organizzazione criminale di tipo mafioso, non potendosi desumere tale idoneità dalla sola reazione della vittima, la quale, ove si sia comunque attivata per denunciare la minaccia subita, costituisce indice di una pressione intimidatoria non riconducibile a un sodalizio di stampo mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) CA. LU., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/05/2008 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria;

sentite le richieste del Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1.1. Con ordin…

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