Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16713 del 21 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16713PEN

Massima

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La dichiarazione sostitutiva di certificazione resa a pubblico ufficiale, contenente false attestazioni, integra il reato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, ai sensi dell'art. 483 c.p., in quanto la normativa di cui al D.P.R. n. 445/2000, art. 76, comma 3, equipara tali dichiarazioni a quelle rese a pubblico ufficiale. Pertanto, la falsità di tali dichiarazioni, anche se rese in sede di istanza per il rilascio di patente nautica, è sanzionata penalmente in base all'art. 483 c.p., a prescindere dalla natura dell'atto in cui sono inserite, essendo sufficiente che esse siano dirette a un pubblico ufficiale. La motivazione della sentenza di condanna deve rendere conto in maniera adeguata e senza errori di giudizio delle ragioni per cui la dichiarazione è stata ritenuta falsa, senza che ciò possa essere considerato una mera "formula di stile". Inoltre, la condanna alle spese processuali e al versamento di una somma a favore della Cassa delle ammende può essere disposta anche in caso di inammissibilità del ricorso, qualora si ravvisino profili di colpa nella proposizione dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1213/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 20/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La corte d'appello di Palermo ha, con la sentenza impugnata, confermato quella…

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