Consiglio di Stato sentenza n. 5373 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:5373SENT

Massima

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La concessione di occupazione di suolo pubblico, anche se permanente, non si rinnova tacitamente con il solo pagamento del canone, ma necessita di un provvedimento espresso dell'amministrazione competente. Tuttavia, in assenza di una formale dichiarazione di decadenza della concessione, adottata nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente, il titolo concessorio deve ritenersi ancora valido ed efficace. Pertanto, l'occupazione di suolo pubblico non può essere qualificata come abusiva e priva di autorizzazione comunale, in quanto il concessionario conserva il diritto di utilizzare l'area pubblica fino alla scadenza naturale della concessione o all'adozione di un provvedimento di revoca o decadenza, debitamente notificato e motivato. L'amministrazione non può unilateralmente ritenere decaduta la concessione sulla base di meri comportamenti o dichiarazioni del privato, ma deve seguire le procedure previste dalla legge e dal regolamento per l'eventuale dichiarazione di decadenza. Inoltre, l'archiviazione di una richiesta di voltura della concessione, per mancanza di un titolo concessorio in essere, non equivale ad una formale dichiarazione di decadenza, non essendo adottata con le modalità previste dalla normativa. In assenza di una valida dichiarazione di decadenza, il concessionario conserva il diritto di utilizzare l'area pubblica oggetto della concessione, fermo restando il potere dell'amministrazione di revocare o modificare il titolo concessorio per sopravvenute esigenze di interesse pubblico, nel rispetto delle garanzie procedimentali.

Sentenza completa

N. 05719/2013
REG.RIC.

N. 05373/2014REG.PROV.COLL.

N. 05719/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5719 del 2013, proposto dalla Da Ponte s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Paolo Accardo e Renato Manzini, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via G. Bazzoni, n. 3;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio eletto in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;
Roma Capitale, Municipio Centro Storico, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;
Roma Capitale, Municipio Centro Storico, Ufficio temporaneo di scopo Occupaz…

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