Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5080 del 31 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5080PEN

Massima

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La falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale in atto pubblico, anche se realizzata per induzione, integra una circostanza aggravante ad effetto speciale ai sensi dell'art. 476, comma 2, c.p., che incide sulla determinazione del termine di prescrizione del reato, il quale deve essere calcolato sulla base della pena edittale massima prevista, aumentata di un quarto. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che, ai fini della contestazione dell'accusa, ciò che rileva è la compiuta descrizione del fatto, e non l'indicazione degli articoli di legge che si assumono violati. Pertanto, anche in assenza di un esplicito riferimento all'art. 476, comma 2, c.p. nella rubrica dell'imputazione, qualora dalla descrizione del fatto emerga la realizzazione degli elementi costitutivi della fattispecie aggravata, tale circostanza deve essere considerata ai fini della determinazione del termine prescrizionale. Nello specifico, la Corte ha rilevato che la descrizione del fatto contenuta nell'imputazione, relativa all'attività di autenticazione di una firma da parte di un notaio sulla base di false generalità e di una carta d'identità contraffatta, integrava tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del reato di cui all'art. 476, comma 2, c.p. Pertanto, il termine di prescrizione del reato deve essere calcolato sulla base della pena edittale massima prevista per tale fattispecie aggravata, e non sulla base della pena ordinaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetani - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2146/2006 CORTE APPELLO di ANCONA, del 25/10/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Gaeta Pietro, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITEN…

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