Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33544 del 24 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33544PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto, fondato su elementi reali e non ipotetici, e attuale, nel senso che deve consentire di formulare una prognosi circa la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, fondata sia sulla personalità dell'accusato, desumibile anche dalle modalità del fatto per cui si procede, sia sull'esame delle sue concrete condizioni di vita. Tale pericolo non va inteso come pericolo di reiterazione dello stesso fatto reato, ma come pericolo di reiterazione di astratti reati della stessa specie. Pertanto, la sussistenza dei requisiti in parola può essere desunta da elementi di evidente pregnanza, come il fatto che l'indagato abbia eseguito condotte illecite in modo non occasionale e con metodiche consolidate nel tempo, oltre che a supporto di un contesto associativo di tipo delinquenziale, nonché dalla circostanza che, pur non essendo partecipe dell'associazione, l'indagato sia ancora inserito in un contesto lavorativo nel quale potrebbero presentarsi nuove occasioni per delinquere, avendo egli dato dimostrazione di incapacità di resistere a tali spinte e di aver condiviso scelte di tipo criminale. In tale contesto, è irrilevante che l'indagato abbia deciso di astenersi, per il futuro, dal seguire determinate pratiche, considerato che tale soluzione è rimessa in via esclusiva alla sua capacità di autolimitazione e controllo, capacità già risultata inidonea a contenere le spinte recidivanti e la tendenza a delinquere dimostrate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/04/2019 del TRIBUNALE di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Birritteri Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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