Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24592 del 24 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24592PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, è tenuto a verificare compiutamente la sussistenza dei profili di responsabilità penale ai fini della conferma delle statuizioni civili, non potendo procedere automaticamente alla loro conferma sulla base della sola mancata prova dell'innocenza dell'imputato. Infatti, l'articolo 578 c.p.p. impone al giudice di appello, in caso di estinzione del reato, di decidere sull'impugnazione ai soli effetti civili all'esito di una piena ed esaustiva disamina dei motivi di appello, non potendo la conferma delle statuizioni civili fondarsi su una mera delibazione. Pertanto, il giudice di appello, nel dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, è tenuto a verificare la sussistenza dei profili di responsabilità nascenti da reato che giustificano le statuizioni civili, confrontandosi approfonditamente con gli argomenti difensivi dedotti in appello, senza poter prescindere da tale valutazione e procedere alla conferma automatica delle statuizioni civili. In caso di mancato rispetto di tali principi, la sentenza deve essere annullata limitatamente agli effetti civili, con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6579/2016 CORTE APPELLO di ROMA, del 19/10/2020;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/03/2022 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE GREGORIO EDUARDO;
Udito il Procuratore Generale.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Roma ha riformato la sentenza di primo grado di condanna alla pena di giustizia ed al risarcimento del danno morale, l…

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