Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3617 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3617SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in violazione delle vigenti prescrizioni urbanistico-edilizie comporta l'annullamento del titolo abilitativo da parte dell'autorità giudiziaria, con conseguente obbligo per l'amministrazione comunale di ordinare la demolizione delle opere realizzate. Tale ordine di demolizione è dovuto anche quando l'annullamento del permesso di costruire non dipenda da meri vizi formali o procedurali, ma dall'accertata sussistenza di illegittimità sostanziali rispetto alla normativa urbanistica e edilizia applicabile, come l'incremento volumetrico non consentito, la realizzazione di volumi tecnici non qualificabili come tali, la violazione delle norme sulle distanze e sulla disciplina antisismica. In tali ipotesi, l'amministrazione comunale non è tenuta a verificare la possibilità di rimuovere i vizi procedimentali o di disporre la riduzione in pristino, essendo l'ordine di demolizione conseguenza necessaria dell'annullamento giurisdizionale del titolo edilizio per ragioni di illegittimità sostanziale. Inoltre, la buona fede del privato che abbia realizzato le opere in base al permesso di costruire successivamente annullato non è meritevole di tutela, in quanto egli ben avrebbe dovuto rendersi conto della contrarietà del progetto alle prescrizioni urbanistico-edilizie vigenti. Pertanto, l'ordine di demolizione adottato dal Comune a seguito dell'annullamento giurisdizionale del permesso di costruire, se adeguatamente motivato con il richiamo alle ragioni di illegittimità sostanziale accertate in sede giurisdizionale, risulta legittimo e non sindacabile.

Sentenza completa

N. 07343/2006
REG.RIC.

N. 03617/2014 REG.PROV.COLL.

N. 07343/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7343 dell’anno 2006, proposto da:
Di Carluccio Filomena e Di Carluccio Francesco, rappresentati e difesi dall’avv. Salvatore Castiello, unitamente al quale sono elettivamente domiciliati in Napoli, al c.so Umberto I n. 381, presso lo studio dell’avv. Rosario Molino;

contro

Comune di Marcianise;

nei confronti di

Sica Gaetano e Sica Teresa, rappresentati e difesi dall'avv. Renato Labriola, con il quale sono elettivamente domiciliati in Napoli, alla via Depretis n. 78, presso lo studio dell’avv. Francesco Landolfi;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,…

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