Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, può essere desunto anche dalla gravità e dalla modalità della condotta tenuta dall'indagato, a prescindere dalla sua precedente incensuratezza, quando emergano elementi sintomatici di una personalità fortemente incline a commettere reati a sfondo sessuale in danno di minori, attraverso un agire sistematico, lucido e pianificato, con modalità subdole e ripetute nel tempo, senza che l'indagato abbia intrapreso alcun percorso volto ad acquisire consapevolezza dei propri comportamenti e ad evitare ulteriori ricadute nel reato. In tali casi, la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, pur non contraddistinta da un elevato contenuto afflittivo, può ritenersi adeguata a fronteggiare il pericolo di reiterazione del reato, in ragione della gravità dei fatti contestati e della personalità dell'indagato.