La cessazione delle misure di accoglienza per i richiedenti protezione internazionale si verifica automaticamente, senza necessità di un provvedimento di revoca, al venir meno dei presupposti di legge, in particolare: 1) Alla scadenza del termine per l'impugnazione della decisione di rigetto della domanda di protezione internazionale da parte della Commissione territoriale competente, salvo che il richiedente abbia proposto tempestivo ricorso giurisdizionale ai sensi dell'art. 35-bis del d.lgs. n. 25/2008 e ottenuto la sospensione dell'efficacia del provvedimento di rigetto. 2) In caso di definitiva conclusione del giudizio di merito sul ricorso avverso il rigetto della domanda di protezione, con sentenza o decreto non più impugnabili, che abbiano confermato il diniego della protezione internazionale. 3) Qualora il richiedente non abbia impugnato nei termini di legge il provvedimento di rigetto della Commissione territoriale. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a prendere atto del venir meno dei presupposti per la prosecuzione dell'accoglienza, senza che ciò integri una revoca in senso proprio, essendo la cessazione delle misure un effetto automatico previsto dalla legge. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullamento del provvedimento, in quanto il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso.