Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11006 del 22 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11006PEN

Massima

Massima ufficiale
Le misure di prevenzione, al pari delle misure di sicurezza, possono essere applicate anche quando siano previste da una legge successiva al sorgere della pericolosità sociale, in quanto le stesse non presuppongono uno specifico fatto di reato, ma riguardano uno stato di pericolosità attuale cui la legge intende porre rimedio. (Fattispecie relativa alle misure di prevenzione della sorveglianza speciale e del sequestro dei beni, in cui la S.C. ha ritenuto applicabile, nei confronti dei soggetti compresi nelle categorie di persone pericolose contemplate ai nn. 1 e 2 dell'art. 1 L. n. 1423 del 1956, lo "ius superveniens" rappresentato dal disposto di cui all'artt. 11-ter L. 24 luglio 2008, n. 125).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. MATERA Lina - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. CI. , N. IL (OMESSO);

2) CA. OS. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 32/2002 CORTE APPELLO di LECCE, del 21/11/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LINA MATERA;

lette le conclusioni del PG Dr. GALATI Giovanni, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso di Ca. Ci. e rigettarsi il ricorso di Ca. Os. .

FATTO

Col provvedimento indicato in epigrafe la Corte di Appello di Lecce ha rigettato l'appello pro…

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