Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 48789 del 17 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48789PEN

Massima

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Il reato di acquisto di sostanza stupefacente si considera consumato con il semplice accordo tra acquirente e venditore sulla quantità e qualità della droga e sul prezzo, senza che sia necessaria la materiale consegna della sostanza o il pagamento del corrispettivo. Pertanto, la condanna per tale reato può essere legittimamente pronunciata anche in assenza della traditio della droga e della corresponsione del prezzo, essendo sufficiente l'intervenuto accordo tra le parti. Inoltre, la circostanza attenuante del fatto di lieve entità prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 può essere esclusa qualora venga meno anche uno solo degli indici di minima offensività della condotta, come la quantità e qualità della sostanza, i mezzi, le modalità e le circostanze dell'azione, senza che assuma rilievo la presenza di altri elementi favorevoli. Infine, il diniego delle attenuanti generiche è adeguatamente motivato laddove il giudice faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, ancorché non prenda in considerazione tutti i fattori favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o desumibili dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), DETTO "(OMISSIS)" N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2180/2011 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 24/11/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/10/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PICCIALLI PATRIZIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS) ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe che, confermando quella …

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