Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4131 del 28 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4131PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La provocazione costituisce causa di non punibilità del reato di ingiuria quando il fatto altrui, ritenuto ingiusto, abbia cagionato nell'agente uno stato d'ira tale da determinarne il comportamento offensivo, purché sussista un nesso di causalità tra il fatto provocatorio e la reazione ingiuriosa, da valutarsi in relazione alle circostanze concrete del caso. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare attentamente se il fatto altrui, anche se ripetuto nel tempo, possa ritenersi effettivamente ingiusto e idoneo a provocare la reazione dell'agente, senza limitarsi a considerare la sola sproporzione tra l'azione e la reazione, essendo necessario accertare il rapporto reale tra il fatto ingiusto e il comportamento offensivo. Qualora il giudice ritenga integrata la scriminante della provocazione, l'ingiuria non è punibile, in quanto la reazione dell'agente, pur essendo formalmente illecita, risulta giustificata dalla condotta provocatoria altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. VI. , N. IL (OMESSO);

2) CI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/06/2005 GIUDICE DI PACE di PIETRASANTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in Udienza pubblica la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del S.P.G. Dott. Salzano F..

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - Il Giudice di Pace di Pietrasanta ha condannato Te. Vi.…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.