Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18211 del 13 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18211PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di ricettazione e introduzione clandestina di merci con marchi contraffatti sussiste quando ricorrono i requisiti di indeterminatezza del programma criminoso e di esistenza di una struttura organizzativa, seppur minima ma idonea a realizzare gli obiettivi illeciti, anche in assenza di una formale costituzione dell'associazione, essendo sufficiente la mera affectio societatis scelerum tra i partecipi. In tale contesto, il ruolo di promotore dell'associazione rivestito dall'indagato in ragione della sua posizione professionale di amministratore della società utilizzata per le operazioni di trasporto e sdoganamento della merce contraffatta, unitamente agli elementi probatori desumibili dalle intercettazioni telefoniche e dai servizi di OCP, integra gravi indizi di colpevolezza, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Il sindacato di legittimità sulla valutazione degli elementi probatori compiuta dal giudice di merito è precluso, salvo il caso di travisamento della prova, che ricorre solo quando il giudice abbia fondato il proprio convincimento su una prova inesistente o su un risultato di prova incontestabilmente diverso da quello reale, circostanza da escludere nel caso di specie. Parimenti inammissibili sono le censure relative all'accertamento della contraffazione della merce sequestrata, in quanto attinenti a valutazioni di fatto riservate al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antoni - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ve. Ge. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il riesame di Roma, in data 18 giugno 2009;

Sentita la relazione della causa fatta, dal Consigliere Dott. Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. Cedrangolo Oscar, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

osserva:

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 18/6/2…

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