Consiglio di Stato sentenza n. 807 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:807SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nel respingere il ricorso in appello della sig.ra Panzolini avverso la sentenza del Tribunale amministrativo regionale che aveva negato il risarcimento del danno per l'annullamento dell'autorizzazione alla realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il danno lamentato dalla ricorrente non può essere qualificato come ingiusto, in quanto derivante dall'annullamento in sede giurisdizionale di provvedimenti amministrativi favorevoli alla stessa, i quali erano tuttavia illegittimi non solo per il vizio di incompetenza accertato, ma anche per l'esistenza di ragioni ostative di carattere sostanziale, ulteriormente dedotte dal terzo ricorrente nel giudizio di annullamento, che preesistevano alla domanda di concessione petrolifera. 2. Il ritardo della ricorrente nel rinnovare l'istanza di autorizzazione dopo l'annullamento in primo grado della concessione petrolifera, dovuto alla pendenza del giudizio di appello, integra una condotta negligente che, ai sensi dell'art. 1227, comma 2, c.c., esclude la responsabilità dell'amministrazione comunale per i danni derivanti dalla mancata apertura dell'impianto, in quanto tali danni costituiscono la concretizzazione di un rischio volontariamente assunto dalla ricorrente. 3. L'esame in via incidentale, nel giudizio risarcitorio, dei motivi di impugnazione di carattere sostanziale dei provvedimenti favorevoli alla ricorrente, è doveroso al fine di verificare se l'affidamento sulla legittimità di tali provvedimenti, la cui lesione è dedotta a fondamento della domanda risarcitoria, fosse ragionevolmente riposto sulla conservazione di un bene della vita legittimamente attribuito dall'amministrazione. 4. Il mero ritardo dell'amministrazione nell'adozione di un provvedimento non è di per sé fonte di responsabilità civile, laddove tale condotta non abbia causato un danno ingiusto ai sensi dell'art. 2043 c.c.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/02/2018

N. 00807/2018REG.PROV.COLL.

N. 03695/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3695 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), in Roma, piazza Barberini 12;

contro

Comune di Bastia Umbra, in persona sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)), in Roma, via Cola di Rienzo 180;

nei confronti di

Regione Umbria, non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. UMBRIA, SEZIONE I, n. 4/2009, resa tra le parti, concernente la domanda di risarc…

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