Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35052 del 22 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35052PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di associazione di tipo mafioso non può essere superata dalla mera allegazione di elementi come il trascorrere di un considerevole lasso di tempo dai fatti contestati, l'assenza di una espressa dissociazione dal sodalizio criminale, l'avvio di un percorso di risocializzazione o lo svolgimento di un'attività lavorativa, in assenza di concreti e obiettivi elementi che dimostrino l'effettivo allontanamento dell'imputato dal contesto associativo e la cessazione della sua pericolosità sociale. Il giudice, in tali casi, è tenuto a valutare complessivamente il quadro indiziario, anche alla luce della sopravvenuta sentenza di condanna per il medesimo reato, per accertare la perdurante sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, in considerazione della stabilità e attualità operativa dell'associazione criminale di appartenenza dell'imputato e del suo ruolo di rilievo all'interno della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/02/2021 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
lette/sentite le conclusioni del PG VINCENZO SENATORE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore avv. (OMISSIS) si riporta ai motivi di ricorso e insiste per l'accoglimento dello stesso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Reggio Calabria ha r…

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