Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2220 del 21 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:2220PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere mantenuto quando il titolo di proprietà o possesso di tali beni non risulti provato in modo certo e inequivocabile, anche in presenza di elementi indiziari come fotografie o dichiarazioni, in assenza di elementi probatori idonei a dimostrare la legittima provenienza dei beni. Il giudice può legittimamente ritenere insufficienti le prove offerte dalla difesa per superare la presunzione di illecita provenienza dei beni sottoposti a sequestro, in applicazione della normativa sul sequestro preventivo di cui all'art. 12-sexies della legge n. 356/1992. Il ricorso per cassazione contro l'ordinanza di rigetto della richiesta di dissequestro è ammesso solo per vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza, tali da rendere incomprensibile l'iter logico seguito dal giudice. La mera genericità o insufficienza delle argomentazioni addotte dalla difesa non integra un vizio di motivazione censurabile in cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso promosso da:

1) VI. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1301/2009 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 10/12/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

sentite le conclusioni del PG Dott. BAGLIONE Tindari;

Udito il difensore Avv. ((omissis)).

OSSERVA

Con ordinanza del 10.12.2009, il Tribunale della Liberta' di Roma rigettava l'istanza di riesame proposta da Vi…

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