Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30072 del 29 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30072PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra reati associativi di stampo mafioso può essere riconosciuta quando sussistono specifici indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché il fatto che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali. Tuttavia, tale continuazione non può essere automaticamente esclusa per il solo fatto che vi siano stati eventi interruttivi come detenzioni o condanne, in quanto in contesti delinquenziali come quelli determinati dalle associazioni mafiose tali eventi possono essere considerati prevedibili eventualità, purché il segmento di condotta associativa successivo trovi la sua spinta psicologica nel pregresso accordo per il sodalizio. Ciò nonostante, il giudice dell'esecuzione può legittimamente escludere la continuazione quando rilevi una discontinuità tra le diverse associazioni mafiose, anche se contigue nel tempo, in ragione di elementi quali l'eterogeneità strutturale e di composizione, il diverso periodo di operatività e il mutato ruolo rivestito dall'imputato in seno alle stesse. Inoltre, il giudice dell'esecuzione è competente a valutare e, se del caso, a modificare i provvedimenti di cumulo delle pene concorrenti emessi dal pubblico ministero, anche in assenza di una specifica iniziativa di quest'ultimo, qualora siano prospettate questioni attinenti a tali provvedimenti che richiedano un intervento correttivo o chiarificatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/10/2018 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TERESA LIUNI;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10/10/2018 la Corte di appello di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato le istanze di (OMISSIS), dirette al riconoscimento della continuazione tr…

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