Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6153 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:6153SENB

Massima

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Il diniego del visto d'ingresso per lavoro subordinato stagionale adottato dall'Ambasciata italiana nei confronti dello straniero richiedente non può essere impugnato dal datore di lavoro che ha ottenuto il nulla osta all'assunzione, in quanto il visto d'ingresso ha la funzione tipica di consentire l'ingresso nel territorio nazionale al richiedente straniero e il suo diniego lede direttamente la sfera giuridica di quest'ultimo, non essendo ammissibile una sostituzione processuale del datore di lavoro ai sensi dell'art. 81 c.p.c. Il datore di lavoro è, pertanto, privo di legittimazione attiva per l'impugnazione del provvedimento di diniego del visto, in conformità al consolidato orientamento giurisprudenziale in materia.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2019

N. 06153/2019 REG.PROV.COLL.

N. 04789/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 4789 del 2019, proposto da:
Società Agricola 3 Emme di ((omissis)) e Figli s.s., in persona del socio amministratore e legale rappresentante ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), domiciliata
ex
art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.a.r. Lazio in Roma, via Flaminia, 189;

contro

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Ministero dell’interno, in persona dei rispettivi Ministri in carica, rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici in Roma, via dei Portoghesi, 12, sono domiciliati; Am…

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