Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in applicazione del principio di abolitio criminis, deve annullare senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente all'imputazione per il reato di ingiuria, in quanto tale fattispecie è stata abolita dal legislatore con il Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, indipendentemente dall'oggetto del gravame e anche nel caso di ricorso inammissibile, al fine di evitare una pronuncia di inammissibilità che avrebbe l'unico effetto di rinviare la pronuncia di abrogazione del reato alla fase esecutiva, in ossequio al principio della ragionevole durata del processo. Quanto al reato residuo di lesioni personali, il ricorso è dichiarato inammissibile per genericità, non essendosi confrontato con la chiara motivazione resa dai giudici di merito sulla mancata sospensione condizionale della pena, in considerazione della gravità dell'aggressione fisica realizzata ai danni della persona offesa, nonostante l'incensuratezza dell'imputato. Tuttavia, non essendo possibile rideterminare la pena per il reato di lesioni, in assenza di una specifica individuazione della quantità di pena ad esso collegata nelle sentenze di merito, la Corte dispone l'annullamento con rinvio ad altra Sezione della Corte d'Appello limitatamente alla determinazione della pena per tale residua imputazione.