Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18934 del 17 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18934PEN

Massima

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Il tentativo di furto aggravato si configura quando l'agente pone in essere atti idonei e univocamente diretti all'impossessamento di una cosa altrui, realizzando atti di violenza sulla cosa, come la forzatura dello sportello di un'autovettura, anche se non riesce a conseguire l'intento per l'intervento di terzi. In tale ipotesi, le ulteriori finalità soggettive dell'agente, come il procurarsi un luogo ove dormire, non assumono rilevanza scriminante, essendo sufficiente la consapevole realizzazione di atti concretamente idonei a causare l'impossessamento della res aliena per integrare il delitto tentato, caratterizzato da dolo diretto. Il giudice di merito, pertanto, correttamente applica la fattispecie del tentativo di furto aggravato, senza che assuma rilievo la mera prospettazione da parte dell'imputato di una giustificazione priva di riscontri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 260/2006 CORTE APPELLO di PERUGIA, del 25/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

udito il P.G. in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in …

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