Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3952 del 29 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3952PEN

Massima

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Il dolo eventuale è sufficiente per la configurabilità del reato di ricettazione, non essendo necessaria la prova della consapevolezza certa della provenienza delittuosa del bene, essendo invece richiesta solo la dimostrazione che l'agente abbia avuto motivi di sospetto circa tale provenienza, senza aver effettuato i dovuti accertamenti. Tuttavia, ai fini della configurabilità del dolo specifico richiesto per il reato di ricettazione, non è sufficiente la mera presenza di indizi soggettivi, dovendosi altresì valutare in modo oggettivo se, pur in presenza di tali sospetti, l'agente avrebbe comunque proceduto all'acquisto del bene. Qualora non sia raggiunta tale prova, il fatto deve essere ricondotto alla fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 712 c.p., concernente l'acquisto di cose di sospetta provenienza, reato che si estingue per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI G. - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza, in data 24 febbraio 2011, della Corte d'appello di Lecce, sez. distaccata di Taranto, con cui e' stata parzialmente confermata la loro condanna rispettivamente per il (OMISSIS) in ordine al reato di furto continuato e il (OMISSIS) per il reato di cui all'articolo 648 cpv. c.p.;

sentita la …

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