Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10450 del 16 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10450PEN

Massima

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La detenzione di una quantità di droga incompatibile con l'uso esclusivamente personale, anche in stato di detenzione domiciliare, integra il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, in quanto lo stato detentivo non esclude la possibilità di attività di cessione della droga. Il giudice di merito, nel valutare la destinazione della sostanza stupefacente, deve tenere conto della quantità rinvenuta, la quale, se esuberante rispetto all'uso personale, è idonea a configurare il reato di detenzione ai fini di spaccio, senza che lo stato detentivo dell'imputato possa escludere tale destinazione. La motivazione del giudice di merito, che abbia adeguatamente considerato tali elementi, non è censurabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTO PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PU. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 489/2007 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI, del 04/07/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IZZO Fausto;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza del 18/7/2001 il Tribunale di Sassari condannava, in sede di rito ab…

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