Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23807 del 9 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23807PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare della custodia in carcere, ritiene inammissibile il ricorso in quanto le deduzioni difensive attengono al merito dell'apprezzamento del Tribunale, il quale ha fornito una motivazione congrua e priva di vizi logici nel ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari di cui all'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., in relazione al pericolo di reiterazione del reato. Il giudice di legittimità, pertanto, non può riesaminare nel merito le valutazioni del Tribunale, essendo precluso in tale sede un diverso apprezzamento degli elementi probatori richiamati. Inoltre, il ricorso è ritenuto assolutamente generico nella parte in cui denuncia l'insussistenza delle esigenze cautelari, in quanto il Tribunale ha articolatamente motivato tale profilo. Conseguentemente, il ricorso è dichiarato inammissibile e il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AI. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/02/2009 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO Carlo;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. SELVAGGI per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 11 febbraio 2009 il Tribunale per il riesame di Palermo confermava l'applicazione della misura cautelare della custodia…

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