Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6164 del 17 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:6164PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve compiere una valutazione complessiva e congiunta di tutti gli elementi della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo, senza che assuma rilievo determinante la mera circostanza che il fatto sia stato già considerato di lieve entità ai fini della concessione delle circostanze attenuanti generiche. Infatti, i due istituti, pur essendo accomunati dalla valutazione della esiguità dell'offesa, rispondono a logiche e presupposti diversi, sicché il riconoscimento delle attenuanti generiche non comporta necessariamente l'applicazione della causa di non punibilità, la quale richiede una più pregnante e specifica valutazione di particolare tenuità del fatto. Inoltre, ai fini dell'esclusione della particolare tenuità, può assumere rilievo anche la qualità soggettiva di recidivo dell'imputato, non in senso tecnico-giuridico, ma nel senso di reiterazione della condotta, in quanto tale elemento è idoneo a escludere il requisito della non abitualità del comportamento, anch'esso necessario per l'applicazione dell'art. 131-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/04/2019 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
udito il Procuratore generale, CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 18/4/2019 la Corte di appello di Firenze ha confermato la sentenza dello stesso Tribunale in composizione monocratica in data 8/3/2018 che aveva condann…

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