Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44966 del 16 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44966PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'utilizzo di espressioni offensive e denigratorie, anche se pronunciate in un contesto di reciproca conflittualità, integra il reato di ingiuria e diffamazione, in quanto tali epiteti hanno una obiettiva valenza lesiva della dignità e dell'onore della persona, negandone la sua umanità e riducendola a mero oggetto di disprezzo. Ciò anche quando le espressioni non costituiscano una vera e propria minaccia di danno ingiusto, ma siano manifestazione dell'intenzione di agire per tutelare un proprio interesse. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto del contesto in cui le espressioni sono state pronunciate, ma non può ritenere operante la causa di non punibilità per reciprocità delle offese, in assenza di una effettiva dimostrazione della reciprocità stessa. Inoltre, il giudice di appello, investito anche del merito a seguito della conversione di un ricorso per cassazione, non è vincolato dal dispositivo di primo grado che abbia dichiarato la non procedibilità per particolare tenuità del fatto, potendo riformare integralmente la sentenza di primo grado e affermare la responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6/2010 TRIBUNALE di CASTROVILLARI, del 13/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

Udito il G in persona del sost. proc. gen. dott. F. Salzano, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore della PC, avv. (OMISSIS), sost…

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