Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 804 del 2022

ECLI:IT:TARBA:2022:804SENT

Massima

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L'Amministrazione, nell'esercitare il potere discrezionale di rilascio e di revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di vigilanza privata ai sensi dell'art. 134 T.U.L.P.S., deve valutare con particolare rigore ed oculatezza la sussistenza dei requisiti di legge, in considerazione della primarietà degli interessi pubblici coinvolti e della natura eccezionale di tale attività rispetto al principio della competenza esclusiva dei Corpi di Polizia nella protezione di persone e beni. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente negare o revocare l'autorizzazione in presenza di elementi idonei a far venir meno il requisito della "buona condotta" dell'interessato, quali la pendenza di procedimenti amministrativi e penali, l'acquisizione di negative informazioni di polizia circa il suo tenore di vita e la pubblica estimazione, nonché l'accertamento di condotte e comportamenti che, pur in assenza di una sentenza penale definitiva di condanna, siano indicativi di un abuso o di una gestione non conforme alle norme che regolano l'esercizio dell'attività di vigilanza privata, determinando un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica. L'Amministrazione, in tali ipotesi, non è tenuta a provare la responsabilità penale dell'interessato, essendo sufficiente che la valutazione del venir meno del requisito della "buona condotta" sia fondata su parametri logici e non travisati, in relazione a specifici e sufficientemente comprovati fatti, senza che gravi sull'interessato l'onere di dimostrare il possesso di tale requisito.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2022

N. 00804/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00444/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezioni Unite)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 444 del 2017, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Bari, via Piccinni n. 150;

contro

Ministero dell’Interno, U.T.G. - Prefettura di Foggia, Questura di Foggia, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, domiciliataria
ex lege
in Bari, via Melo n. 97;

per l’annullamento

del decreto del Prefetto della Provincia di Foggia, emanato in data 24.02.…

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