Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36475 del 7 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36475PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'istituto della continuazione tra reati postula che l'agente si sia rappresentato e abbia unitariamente deliberato, almeno nelle loro linee essenziali, una serie di condotte criminose, e non si identifica con il programma di vita delinquenziale del reo, che esprime, invece, l'opzione dello stesso a favore della commissione di un numero non predeterminato di reati. È ipotizzabile la continuazione tra il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere e i reati fine, a condizione che il giudice verifichi puntualmente che questi ultimi siano stati programmati al momento in cui il partecipe si determina a fare ingresso nel sodalizio. In assenza di tale verifica, non è possibile riconoscere il vincolo della continuazione, in quanto ciò finirebbe per riconoscere un automatismo, con il conseguente beneficio sanzionatorio, per cui tutti i reati commessi in ambito associativo dovrebbero ritenersi in continuazione con la fattispecie di cui all'articolo 416-bis c.p. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della disciplina del reato continuato, deve rendere una motivazione congrua e immune da vizi logici e giuridici, basata su una coerente analisi critica degli elementi disponibili e sulla loro coordinazione in un organico quadro interpretativo, senza che il sindacato di legittimità possa spingersi a una ricostruzione alternativa e a una rilettura degli elementi di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/10/2020 del GIP TRIBUNALE di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MANCUSO LUIGI FABRIZIO AUGUSTO;
lette/sentite le conclusioni del P.G.;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. PERELLI Simone, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento d…

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